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Proposte

EMDR

 

(Desensibilizzazione e Rielaborazione con i Movimenti Oculari)

è una forma di tecnica psicoterapica, sviluppata da Francine Shapiro negli anni 90, che sottolinea il ruolo destabilizzante di ricordi angoscianti in alcuni disturbi della salute mentale, in particolare il disturbo post-traumatico (PTSD). Quando si verifica un'esperienza traumatica o angosciante, vengono sopraffatti i meccanismi di protezione normali, la memoria e gli stimoli associati sono inadeguatamente elaborati e memorizzati in una rete isolata di memoria. L'obiettivo di EMDR è quello di ridurre gli effetti di lunga durata dei ricordi disturbanti coinvolgendo i meccanismi naturali di elaborazione delle informazioni adattative del cervello, in modo da alleviare i sintomi attuali.

 

Si basa sull’assunto che i pensieri, le emozioni e i comportamenti negativi siano il risultato di memorie non elaborate. Il trattamento prevede delle procedure standardizzate che includono la focalizzazione simultanea su (a) associazioni spontanee di immagini, pensieri emozioni e sensazioni corporee legate all’evento traumatico e (b) la stimolazione bilaterale che avviene comunemente attraverso la forma di rapidi movimenti oculari.

 

La terapia utilizza un approccio a otto fasi che prevede che il paziente richiami le immagini disturbanti mentre riceve uno dei diversi tipi di input sensoriale bilaterale, come i movimenti laterali degli occhi.

 

L’ EMDR è un metodo psicoterapico estremamente utile nel ridurre la sintomatologia traumatica nelle persone che mostrano disagi psicologici in seguito ad esperienze avverse vissute durante l’infanzia e/o l’età adulta tra cui l’abuso sessuale, la violenza domestica, il trauma da combattimento, e per tutti coloro che soffrono di disturbi correlati a ricordi traumatici cronici, tra cui la depressione, l’abuso di sostanze, fobie e il lutto.

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