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Proposte

LENS

Strumento che appartiene alla categoria del Neurofeedback, ma se ne discosta per alcune significative differenze.

 

LENS, o Low Energy Neurofeedback System, è un metodo specifico di neuroterapia. Come per altri approcci si basa sulla capacità del cervello di auto-correggersi quando opportunamente informato.

 

Il suo obiettivo è modulare le frequenze dell’attività elettrica cerebrale e di interrompere i suoi schemi disfunzionali.

 

Come risultato si ottiene un miglioramento significativo nella capacità di autoregolazione del cervello. Questo rende possibile un’integrazione più facile e rapida del suo processo terapeutico.

 

LENS utilizza la frequenza dominante delle onde cerebrali per produrre un feedback che viene nuovamente inviato al cervello tramite un’onda portante continua di una intensità inferiore di migliaia di volte rispetto a quelle emesse da un comune cellulare e di durata variabile da pochi secondi a pochi minuti.

 

Permettendo così al cervello di interrompere i meccanismi inibitori che impediscono il suo corretto funzionamento

 

Neuroptimal

Strumento che appartiene alla categoria del Neurofeedback, ma se ne discosta per alcune significative differenze.

 

La tecnica è fondata sui principi della neuroplasticità e dell’omeostasi dinamica per le quali il cervello è alla ricerca permanente delle condizioni ideali di equilibrio ed in continua evoluzione.

 

NeurOptimal, tramite dei sensori applicati sul cranio, registra e analizza l'attività cerebrale 256 volte al secondo e rileva gli eccessi e le variazioni nell’ampiezza delle onde cerebrali secondo un algoritmo specifico. Ad ogni forte variazione o squilibrio dell’attività cerebrale rilevata nel corso della seduta il software genera un’interruzione di poche frazioni di secondo nel fluire della musica che nel frattempo il paziente ascolta. Questo feedback negativo informa in tempo reale il cervello sulla propria incoerente attività e lo induce a ritrovare coerenza.

 

Neuroptimal si adatta al funzionamento specifico di ogni singolo cervello: aiutandolo a confrontarsi con se stesso “come davanti ad uno specchio” ed a correggere le proprie incoerenze e rigidità. In tal modo si accede ad un equilibrio migliore a tutti i livelli, emotivo, fisico e cognitivo.

 

Di seduta in seduta il cervello recupera in efficienza e plasticità senza che il paziente/cliente debba collaborare durante la sessione.

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